lunedì 25 aprile 2016

Tombolini di frolla all'olio con arancia e pinoli


L'autentica mangiatrice di biscotti è mia madre, ma lo è diventata solo da quando è andata in pensione. 
Prima usciva di casa dopo aver urlato in tutte le camere: "sono le 7,30, alzatevi!"
Non era vero. Non erano le 7,30 ma le ...7,20!
A quel punto scattava l'allarme generale, ci infilavamo rapidissimamente in bagno e alle 7,45 io uscivo dalla porta "scapicollandomi" giù dalla discesa e passando come un razzo davanti all'officina di un meccanico che per 13 anni credo non abbia avuto bisogno alcuno dell'orologio, svolgendo io il ruolo di suo segnatempo.
Dopo la mia maturità, lui ha chiuso l'officina ed io ho "perso il lavoro".
Non per niente "Università" fa rima con "libertà" e a quel punto gli orari me li davo da sola e mai ho goduto come in quegli anni.
E non fatevi l'occhiolino vicendevole perchè mi sono laureata per tempo e dunque...il tempo l'ho usato bene ;-)
Tutto questo per dirvi che il biscotto è un'invenzione della quale non abbiamo potuto usufruire: al massimo, il lunedì mattina, tra le brume del sonno appena abbandonato, riuscivamo ad arraffare una fetta di torta avanzata dal giorno prima, sbriciolando per tutta la casa....
Da madre "snaturata", la mia, non preparava la colazione perchè non c'era il tempo materiale per farla. 
Lei contava sulla focaccia che - bei tempi, quelli!!! - veniva venduta a scuola dai bidelli.
Ora Juri e Dani di Acqua e Menta (un blog davvero bellissimo, perché carico di utilissimi e scientifici consigli!), chiedono biscotti per la sfida MTC n. 56.
E chi li conosce....???
Se il palato te lo fai da ragazzino, il biscotto è entrato a palato fatto e devo dire che non mi appassiona.
Dai su, qualche pacchetto in casa, qua e là, è entrato...ovvero "chilate" di "Marie" acquistate allo spaccio della Saiwa che tuttavia non incontravano la mia stima e dunque denuncio una scarsa cultura sull'argomento.
Però la frolla la so fare e il tempo concesso per partecipare a questa sfida MTC l'ho perso nel tentativo di modificare la ricetta all'olio di Dani aggiungendo del cacao.
La prova fatta non mi ha soddisfatta e dunque ho dovuto frenare e tornare sui passi sicuri della ricetta data, aggiungendo una nota di arancia e qualche pinolo (....per la gioia della Van Pelt!).

Di questi biscotti, buoni perchè artigianali, mi piace ancor più la forma, che utilizzerò anche in altre occasioni.

Tombolini di frolla all'olio con arancia e pinoli

Ingredienti:
250 g di farina 00 (per dolci)
150 g di olio di semi di arachide)
100 g di zucchero a velo
40 g di tuorli (2 tuorli)
la scorza di un'arancia
un pizzico di sale
35 g di pinoli
35 g di scorza di arancia candita

Predisponete pinoli e scorza di arancia tritandoli finemente al coltello e preriscaldate il forno a 170° C.
In una ciotola mescolate l’olio con la scorza dell'arancia, lo zucchero e i tuorli, fino ad ottenere un composto omogeneo. 
Aggiungete il sale ed, in ultimo, la farina. 
Lavorate fino a ottenere un impasto omogeneo. 
Inizialmente il composto vi sembrerà piuttosto liquido ma, lavorandolo con una spatola, acquisirà sempre più consistenza.
A questo punto unite il trito di pinoli e arancia candita.
Formate una palla, avvolgetela in una pellicola e lasciate a riposare in frigorifero il vostro impasto per almeno un’ora.

Trascorso il tempo necessario, estraete la frolla dal frigorifero e staccate piccole parti di impasto con le quali formerete delle palline da inserire negli incavi di uno stampo in silicone a mezze mini-sfere.
Abbiate l'accortezza di non riempire totalmente le mezze sfere poiché in cottura la frolla gonfia leggermente e uscirebbe dagli incavi compromettendo la bellezza della forma.
Inserite lo stampo in silicone all'interno di una teglia (operazione opportuna non solo per il complessivo equilibrio dell'intero stampo, ma anche perché in cottura la frolla tenderà a rilasciare olio), coprite lo stampo con la carta forno e sovrapponetevi altra teglia in aderenza (altra operazione opportuna affinché i "tombolini" restino piatti).
Lasciate cuocere in questo modo per 12-13 min. A questo punto eliminate la teglia sovrapposta e la carta forno e proseguite la cottura per altri 6-7 min.
Sfornate e lasciate che si raffreddino: sono delicatissimi e se tentaste di rimuoverli dagli incavi prima del totale raffreddamento, li distruggereste.
....Degni compagni di un buon caffè anche a chiusura di una cena.

Con questi "Tombolini" partecipi alla sfida MTC n. 56 di aprile 2016




martedì 5 aprile 2016

Pastiera gelata con granella di crumble



E secondo voi, dopo aver pubblicato un dolce nero-nero, non mi sarebbe venuta voglia di pubblicarne uno bianco-bianco??
Perchè il cioccolato sarà buonissimo per voi ma se volete che io lo mangi volentieri, dovete inframmezzarmelo con qualche gelatina di frutta, oppure con qualcosa di croccante.
Volendo contrapporre un dolce bianco.bianco, ad un altro nero-nero, ho pensato che la "pastiera" sarebbe stata utile allo scopo.
L'ho, infatti, realizzata per il giorno di Pasqua, secondo regola, ovvero con la frolla con lo strutto al posto del burro.
Per la verità, modernamente, è il burro ad essere utilizzato in luogo dello strutto ed io ho semplicemente inteso realizzare una pastiera secondo tradizione. Ed era buonissima.
Per il lunedì dell'Angelo, invece, ho deciso di dare spazio alla fantasia :da tempo nutrivo il desiderio di concludere il pranzo con qualche novità e dopo aver ricevuto il consiglio di dare un'occhiata a questo blog, ho deciso di seguirne l'esempio, apportando tuttavia qualche modifica.
Ne è nato un gelato che ha lasciato tutti stupefatti anche perchè, accompagnato da una granella di crumble che era la morte sua, ha assunto un sapore davvero elegante. Per la realizzazione della granella ho seguito le indicazioni fornite da Cavoletto di Bruxelles


Pastiera gelata con granella di crumble
Ingredienti
200 g di grano cotto 
125 ml di latte 
Insieme a 
1/2 cucchiaino di cannella
2 cucchiai di acqua di fiori di arancio
Unire 50 g tra cedro e arancia canditi
Inoltre
200 g di ricotta da mescolare con
150 g g di zucchero
Fare una crema con 
300 ml di latte
100 g zucchero
2 tuorli 
la buccia di un limone

Ingredienti
40 g di farina 00
40 g di zucchero di canna
35 g di burro
sale
cannella 1/2 cucchiaino o qb


A) Fate ridurre a crema il grano precotto insieme a 125 ml di latte aromatizzato con la cannella e la buccia di mezzo  limone.
Lasciate che il composto divenga davvero molto cremoso, quindi spegnete il fuoco e profumate il grano con l'acqua di fiori d'arancio, unendo anche i canditi finemente tritati.
B) In una ciotola mescolate la ricotta con lo zucchero e mettete da parte.
C) Ponete il latte in un pentolino insieme alla buccia dell'altra metà di limone. Appena avrà spiccato il bollore, versatelo  sui tuorli che avrete precedentemente sbattuto con  lo zucchero.
Unite i tre composti ed aromatizzate con l'acqua di fiori d'arancio secondo il vostro gusto. 
Frullate il composto ottenuto con il minipimer
Lasciate la crema in frigorifero almeno per una notte ed il giorno dopo versatela nella gelatiera sino a mantecatura.
Se riponete il gelato ottenuto in congelatore, abbiate l'accortezza di lasciarlo ammorbidire ponendolo in frigorifero due ore prima di servirlo in tavola.


Per il crumble, preriscaldate il forno a 190° C

Mescolate farina, zucchero ed un pizzico abbondante di sale all'interno di una ciotola; spezzettate il burro e mischiatelo alle polveri, lavorando con la punta delle dita, sino ad ottenere delle briciole. 

Rivestite il fondo di una teglia con carta forno e versate al suo interno il "briciolame" ottenuto, senza compattarlo.
Fate cuocere per circa 30 min. ovvero sino al raggiungimento di una colorazione abbronzata.
Estratta dal forno la teglia, lasciate raffreddare il vostro crumble.
A questo punto rovesciatelo su un piano di lavoro e dopo averlo spezzettato con le dita, grattatelo sui fori di uno scolapasta a maglie non troppo piccoli. Otterrete la granella da utilizzare come accompagnamento al gelato.